Trasformare gli scarti di plastica in energia riutilizzabile: scopriamo come!
Esiste una fonte di energia che ā udite udite! – si ottiene proprio dai rifiuti: ĆØ il Css, Combustibile solido secondario!
Rispetto per lāambiente, sostenibilitĆ e lotta contro lāinquinamento sono diventati negli ultimi anni argomenti centrali nel dibattito pubblico: da essi deriva il futuro del pianeta ma anche le possibilitĆ di sviluppo economico.
Se da un lato prevenzione, riutilizzo e riciclo meccanico sono assolutamente prioritari,
dallāaltro resta il problema di come gestire rifiuti per i quali non esiste ancora possibilitĆ di riciclo. Che fare? Possiamo trasformarli in energia riutilizzabile!
Esistono infatti risorse energetiche alternative a quelle che giĆ conosciamo: una di queste ĆØ il Css, Combustibile solido secondario, derivato dal residuo non avviabile al riciclo degli imballaggi in plastica. Scopriamone di piĆ¹!
QUANDO UN RIFIUTO CESSA DI ESSERE TALE: END OF WASTE
End of waste ĆØ quel processo di recupero attraverso il quale un rifiuto cessa di essere tale e, grazie a specifiche operazioni, diventa un vero e proprio prodotto. Prima di poter essere immesso nuovamente sul mercato, perĆ², ĆØ necessario che soddisfi alcune precise esigenze:
- Deve essere diffuso comunemente e utilizzato per scopi specifici
- Deve esistere un suo mercato, in grado di garantire le prestazioni richieste in concrete condizioni di utilizzo
- Il suo consumo non deve in alcun modo comportare impatti negativi sullāambiente o sulla salute umana
Il Css ā che potremmo definire un combustibile da rifiuto di alta qualitĆ – rappresenta proprio questo tipo di prodotto, e puĆ² essere utilizzato in coincenerimento in centrali elettriche e cementifici, sostituendo il carbone o il pet coke, combustibili fossili ben piĆ¹ inquinanti e costosi.
Ecco che quindi oggi, dove il tema dellāindipendenza energetica risulta centrale nelle agende dei leader di tutto il mondo, questa fonte di energia diventa fondamentale, oltre a Ā rappresentare un risorsa energetica per il nostro paese.
COME SI OTTIENE IL CSS?
I rifiuti che derivano dalla raccolta differenziata arrivano al centro di selezione, dove si provvede a separare la parte da avviare al riciclo. Ma a ciĆ² che, per motivi tecnici, non ĆØ destinato ad essere riciclato, cosa succede? La parte residua viene sottoposta ad unāulteriore selezione; ecco che quindi il materiale risultante smette di essere rifiuto e diventa una vera e propria risorsa riutilizzabile: grazie al suo potere calorifico, infatti, puĆ² essere utilizzato come combustibile, con un conseguente e significativo risparmio energetico.
Pensate che, nel 2022, il recupero energetico del PLASMIX (cioĆØ gli scarti del processo di selezione, composti prevalentemente da imballaggi non riciclabili e da frazioni estranee, cioĆØ tutto ciĆ² che ĆØ āerrore di raccolta del cittadinoā: i non imballaggi e altri materiali) ha generato una quantitĆ di energia elettrica pari a quella prodotta da un impianto fotovoltaico grande quanto 204 campi da calcio: incredibile, no?
O ancora, una tonnellata di Css di Ā buona qualitĆ puĆ² sostituire il 90% del potere calorico di una tonnellata di pet coke o di carbone: risultati incredibili che davvero incoraggiano a proseguire in questa direzione! Peccato che in Italia, ad oggi, questa risorsa non abbia ancora trovato unāampia domanda di mercato.
CONCLUDENDO…
Il recupero energetico dei rifiuti di plastica rappresenta un’importante soluzione per ridurre l’inquinamento e sfruttare al meglio le risorse a nostra disposizione: si tratta di un passo importante verso un futuro piĆ¹ sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
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